Archeo Sardegna
Nell'Isola di Sardegna, l'Archeoclub d'Italia onlus approda il 27 ottobre 2015 con la costituzione della Sede locale di Santu Lussurgiu da parte di un gruppo di appassionati di archeologia, storia e tematiche legate all'ambiente e alla cultura del territorio.
Attualmente la sede Archeoclub di Santu Lussurgiu è l’unica esistente e rappresentativa dell’intera isola. Considerando il ricchissimo patrimonio archeologico e ambientale della Sardegna, sarebbero necessarie tante sedi dell’Archeoclub quanti sono i comuni, per salvaguardare le testimonianze di una della più antiche e straordinarie civiltà del Mediterraneo, poi per tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico-culturale e ambientale con illuminate politiche attive di rilancio e sviluppo di un turismo alternativo nel proprio territorio comunale. Un’offerta turistica capace di captare le odierne esigenze dei turisti sempre più improntate a vivere integralmente esperienze culturali e ambientali, a immergersi a fondo nella località che li accoglie per poterne conoscere attività economiche, artigianali, espressioni artistiche e condividerne valori, costumi e tradizioni.
Un turismo esperienziale che stimolerebbe la nascita e crescita di imprenditorialità giovanile, che conosce il mondo e vuole far conoscere al mondo la propria terra, le sue ricchezze antropologiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche. Imprenditorialità giovanile capace di tradursi in importante e significative realtà occupazionali sia primarie che integrative di redditi attinenti all’ambito turistico.
Spinte imprenditoriali che vanno caldeggiate e sostenute dalle Istituzioni, per lavorare tutti insieme alla salvaguardia e valorizzazione del ricco patrimonio archeologico e ambientale della Sardegna, troppo spesso trascurato e nei più completo abbandono.
Quando in Sardegna si costruivano i nuraghi, la città di Roma non era neppure nei pensieri di Zeus ...
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Trekking & Vacanze
Per delimitare e far conoscere questa straordinaria parte di Sardegna, abbiamo tracciato un cerchio ideale, fissando il compasso a Santu Lussurgiu e, calcolando un raggio di circa 50 km, abbiamo circoscritto le regioni storiche confinanti del Barigadu e del Guilcier ad Oriente, quelle del Marghine e della Planargia a settentrione, per scendere lungo la costa occidentale e abbracciare il Montiferru, la penisola del Sinis e dell’alto Campidano che chiudono a sud il cerchio straordinario tracciato.
ArcheoSardegna
Nell'Isola, l'Archeoclub d'Italia onlus approda il 27 ottobre 2015 con la costituzione della Sede locale di Santu Lussurgiu da parte di un gruppo di appassionati di archeoloigia e di tematiche legate all'ambiente e alla cultura del territorio. Se si considera però il ricchissimo paptrimonio archeologico e ambientale della Sardegna, per la verità, sarebbero necessari Archeoclub in ciascun Comune.
Ciò non solo per salvare il salvabile della più antica Civiltà d'Italia, ma anche perché ...
CELEBRAZIONI SISTINE IN SARDEGNA OMAGGIO A SISTO V
Nell’ambito delle Celebrazioni nazionali per il V Centenario della nascita di Felice Peretti Montalto divenuto Papa nel 1585 col nome Sisto V, la Bocca del Vulcano e l’Archeoclub d’Italia APS di Santu Lussurgiu sono lieti di comunicare l’apertura della Mostra d’arte ”Omaggio a Sisto V” di Luciano Capriotti (in arte CAPRI OTTI) e di Francesco Angelo Pintus (in arte FRANZ).
Celebrazioni del V Centenario della nascitadi Papa Sisto V (1521–2021)
Il prossimo anno sarà importante per l’Archeoclub d’Italia onlus. Il 13 Dicembre 2021 infatti, con le proprie sedi attive sul territorio nazionale, prenderanno il via le Celebrazioni per il V Centenario della nascita di fra Felice Peretti Montalto (1521 – 1590) divenuto papa nel 1585 col nome di Sisto V. L’evento si rivelerà particolarmente significativo dal punto di vista culturale, perché sarà possibile restituire memoria storica anche alla famiglia del grande pontefice per conoscerne le vicende straordinarie in un contesto celebrativo unico. La famiglia Peretti, originaria di Montalto da diverse generazioni
Mons. Giovanni Sanna Porcu promotore di cultura, redentore di schiavi e vescovo
La difesa delle coste italiane ed europee dall’espansionismo turco e l'opera di redenzione degli schiavi furono alcune delle priorità a cui Sisto V dovette far fronte nell'immediatezza della sua acclamazione al soglio pontificio (24 aprile 1585).
Si trattava di una piaga antica ereditata in toto dai suoi predecessori e la sua urgente drammaticità spinse il nuovo Pontefice ad intervenire. Lo fece con la consueta determinazione, prudenza, ampiezza di mezzi finanziari e lungimiranza per risolvere alla radice il problema.