scrittemaestroGiovanni Corona è un poeta profondamente radicato nella sua terra. Si potrebbe dire che la Sardegna è, per lui, ciò che la Liguria è per Montale: un luogo favorevole al raccoglimento e alle illuminazioni, uno scenario evocativo dove fenomeni, spazi e presenze acquistano, per reciproca interferenza, una speciale intensificazione, che propizia il loro trascolorare in simbolo.
In gioventù, fu amico di Marinetti, e aderì per un breve periodo al Gruppo futurista sant’Elia; in anni più tardi, fu apprezzato da Mario Luzi per la profonda umanità del suo sguardo poetico e il limpido lirismo dei suoi versi. Uomo di vaste letture visse però schivo e appartato e pubblicò in vita una sola plaquette.

L’interesse per lui è cresciuto negli ultimi anni, in parallelo con la graduale pubblicazione della sua opera, che continua a riscuotere sempre maggiori consensi. Ne testimonia questa miscellanea di studi, che

raccoglie contributi di studiosi sia italiani sia americani, poiché negli Stati Uniti il mondo dell’italianistica ha recentemente manifestato una notevole attenzione per Corona, apprezzando non solo la concentrata intensità delle sue liriche ma anche l‘impegno morale e gli esiti sperimentali del suo riscoperto romanzo Questo nostro fratello, di cui si presentano qui alcune pagine inedite tratte dalla prima stesura, intitolata L’uomo è uomo.

Simona Cigliana, critica e saggista, ha insegnato Letteratura europee comparate all’ Università di Foggia e di lsernia e Critica militante alla Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, numerosi studi su Marinetti e sul futurismo, su autori italiani otto-novecenteschi e sulla storia dell’irrazionalismo: in particolare, in relazione alle sue ricadute sulla ricerca estetica delle avanguardie.